"A vaincre sans peril, on triomphe sans gloire" .-Pierre Corneille.

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Il desktop publishing fra editoria e stampa on demand

Il problema principale di chi utilizza strumenti e piattaforme di desktop publishing, siano essi software di impaginazione come Scribus, MS Publisher o altri, oppure sistemi di stampa on demand come quelli offerti da Amazon, da Ingram-Sparks, da Publishdrive solo per citare i più diffusi, è quello di trovare il modo più adatto di pubblicare un'opera letteraria spesso e anche al di fuori dei canali tradizionali dell'editoria, spesso vincolati da logiche sia commerciali , che sociali, o culturali o politiche che dir si voglia . Il punto in questione quindi, per chi si ritrova un manoscritto inedito tra le mani e lo voglia trasformare in un libro, e poi magari metterlo anche in vendita sul proprio sito web o sul proprio profilo social, è quello prima di trasformare il manoscritto in un file adatto alla stampa e formattato secondo criteri uniformi e conformi agli standard editoriali; e dopo quello di trovare il modo più adatto di realizzare copie stampate di esso in un numero definito oppure "on demand", ovvero secondo quel meccanismo ormai consolidato secondo cui ogni singola copia viene stampata e spedita direttamente al consumatore che lo ha comprato. La prima parte, detta quindi editing o formattazione, presuppone che un manoscritto venga trasformato in un file che possa essere effettivamente stampato senza errori o typos, e che contenga tutte quelle parti che di solito vengono richieste da un editore al suo servizio di stampa , ovvero gli indici, i sommari delle illustrazioni, le intestazioni , i numeri di pagina e così via ; operazioni spesso non facili che richiedono molto tempo e molta dimestichezza con gli editor di testo. La seconda parte invece riguarda la scelta dei canali di stampa, che possono variare per costi e per qualità del libro prodotto, che può essere un classico 9x12 in carta bianca e brossura oppure un volume in formato 20x30 in carta patinata, rilegatura e colori . La combinazione quindi di questi due aspetti della produzione di un libro stampato (ma anche di un e-book in modalità assolutamente simili) è ciò che si definisce come desktop publishing (ovvero editoria da pc), intendendo con ciò l'utilizzo di strumenti informatici alternativi rispetto a quelli offerti dall'industria editoriale che hanno invece tempi più lunghi, trafile più difficili, e costi molto più elevati.

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